Unser Blog

  • Tradition, Innovation und Leidenschaft: die außergewöhnliche Geschichte von Casa Ferrarini, Mitglied der Käserei Poggioli.

    9 September 2025 · Caseificio Poggioli

    Im grünen Herzen der emilianischen Landschaft entfaltet sich eine Familiengeschichte, die nach Heu, frisch gemolkener Milch und echten Werten duftet: Es ist die Geschichte von Casa Ferrarini. Gegründet im Jahr 1953, wurde dieses landwirtschaftliche Unternehmen im Laufe der Generationen zu einer wahren Legende der Region und erhob die Milchproduktion – bestimmt für den im Caseificio Poggioli hergestellten Parmigiano Reggiano – zu einer wahren Kunstform.

    L’immagine raffigura una scena all’interno di una stalla luminosa, probabilmente adibita all’allevamento di mucche da latte. La luce naturale entra da grandi aperture sullo sfondo, illuminando la spaziosa struttura a soffitto alto, sorretta da colonne e travi in cemento. Il pavimento appare di cemento o materiale simile e ha un aspetto pulito, anche se sul lato destro vi sono cumuli sparsi di fieno o mangime disposto in una lunga striscia a terra per tutta la lunghezza della mangiatoia.

Sulla sinistra dell’immagine, in primo piano, si trova un uomo anziano. Ha carnagione chiara, fisico asciutto e viso sereno, con lineamenti segnati dall’età e un’espressione cordiale e fiera. Indossa una camicia a quadri nei toni dell’azzurro, bianco e blu scuro, con le maniche arrotolate al gomito e una maglietta bianca sotto, visibile dall’apertura sul petto. Ai fianchi porta una cintura nera ampia, tipo fascia lombare, probabilmente usata per il sostegno durante il lavoro fisico, dotata di una grande tasca rettangolare frontale chiusa con bottone a pressione. Indossa pantaloni corti di jeans azzurro chiaro che gli arrivano sopra il ginocchio. Sul capo porta un cappellino con visiera bianca e blu, con una scritta visibile solo parzialmente ("SOP") stampata sulla parte bianca frontale. Il signore è appoggiato con il braccio sinistro rilassato sopra una barra metallica della struttura, mentre con la destra si poggia sul fianco destro.

La stalla, estesa in profondità nel fotogramma, ospita una lunga fila di mucche dal mantello bianco e nero (tipiche frisone) allineate, tutte con la testa rivolta verso la rastrelliera e intente a mangiare il fieno. Le mucche sono assicurate alle rastrelliere metalliche da collari gialli o nero-gialli, alcune con etichette numerate gialle di identificazione fissate alle orecchie. Si vedono bene i musi delle mucche, alcuni rivolti leggermente verso l’obiettivo, uno con la bocca aperta nel movimento tipico della masticazione. Tutti gli animali sono schierati ordinatamente lungo il corridoio, l’uno accanto all’altro.

La struttura della stalla è semplice, funzionale e robusta: tubi e barre metalliche formano le recinzioni, il soffitto in cemento mostra travi a vista ed è molto alto, lasciando intravedere l’esterno attraverso grandi aperture laterali coperte da tende con teli verdi, arrotolate in alto per favorire l’ingresso d’aria e luce.

L’atmosfera suggerisce tranquillità, ordine e una routine lavorativa quotidiana nella cura degli animali. Il signore ritratto sembra essere il proprietario o il custode della stalla, trasmettendo esperienza, fierezza per il proprio lavoro e serenità nel suo ambiente familiare. Nessun altro essere umano è visibile; tutta la scena, essenziale e concreta, racconta la dedizione di chi lavora in ambito zootecnico.

    Heute schreibt die dritte Ferrarini-Generation, verkörpert durch die unermüdliche Energie von Fabiana und Giada sowie die erfahrene Führung von Vater Ettore, dieses Kapitel der Exzellenz weiter. Ihre Zusammenarbeit ist von unschätzbarem Wert: Die neuen Ideen und die Begeisterung der Schwestern verbinden sich mit der Weisheit und Hingabe von Ettore – ein Teamspiel, das Innovation und Respekt vor der Tradition vereint. So erneuert sich die Familiengeschichte Tag für Tag und bleibt dabei den Prinzipien treu, die sie einzigartig machen.

    L’immagine mostra una scena all’interno di una stalla luminosa e ordinata, dedicata all’allevamento di mucche da latte. In primo piano, sulla sinistra, è presente una figura umana, parzialmente visibile, che si distingue per la carnagione chiara e per l’abbigliamento: la persona indossa una camicia a quadri dai colori vivaci — principalmente rosa, con motivi blu e bianchi — sopra una maglietta nera. Sulla testa porta un foulard colorato, annodato dietro la nuca, con una fantasia composta da piccoli riquadri multicolore che si alternano su fondo bianco. Il volto della persona non è visibile, poiché è di profilo e sfocato, rivolto verso gli animali.

La persona ha entrambe le braccia appoggiate, con un gesto rilassato e familiare, su una recinzione metallica che forma il confine tra il corridoio calpestabile della stalla e la zona degli animali. La mano sinistra è posata sul bordo superiore della recinzione, mentre il braccio destro rimane piegato, ciò suggerisce un atteggiamento attento e affettuoso nei confronti delle mucche.

Di fronte, nella metà destra dell’immagine e centrata, si trova una mucca di razza frisona, riconoscibile dal manto bianco con grandi macchie nere e la caratteristica testa bianca marcata da una larga macchia nera che attraversa l’occhio destro, il muso rosa e le larghe orecchie scure. La mucca, che porta un’etichetta gialla all’orecchio sinistro con il numero “183”, guarda attentamente con i grandi occhi scuri verso la persona, stabilendo una sorta di interazione visiva ravvicinata.

Accanto alla mucca centrale, di profilo sulla destra dell’immagine, altre mucche dallo stesso mantello bianco e nero sono disposte ordinatamente in fila dietro la recinzione in posizioni simili, tutte con etichette gialle agli orecchi. Alcune alzano il capo, altre sono rivolte verso il basso, immerse nell’attività di mangiare. Gli animali sono situati all’interno di box individuali separati da sbarre di metallo, che appaiono solide ma segnate da segni di usura e leggerissima ruggine.

L’ambiente della stalla è ampio, luminoso, caratterizzato da una struttura di metallo e cemento. Sullo sfondo, si intravedono altre mucche e parte dell’arredamento della stalla, mentre il pavimento sottostante appare scuro e pulito, segno di un ambiente ben curato.

La scena comunica un senso di quotidianità rurale: emerge un clima sereno e operoso, dove l’attenzione e la cura verso gli animali sono evidenziate dal gesto della persona e dalla disposizione ordinata delle mucche. L’interazione ravvicinata tra l’uomo e l’animale suggerisce familiarità e un rapporto di rispetto reciproco, tipico delle attività tradizionali di allevamento. Nessun altro animale o persona è visibile nella scena, e tutta la composizione si concentra sulla relazione tra il lavoro umano e la presenza viva delle mucche.

    Die Seele von Casa Ferrarini findet sich in der perfekten Integration aller Produktionsschritte: Vom Feld bis zur Käserei entsteht und vollendet sich alles unter einem Dach. Die auf dem Hof erzeugte Milch wird sofort fachmännisch verarbeitet, was eine vollständige Kontrolle über Qualität, Frische und Echtheit garantiert. Fabiana und Giada achten aufmerksam auf das Wohl der Kühe und bevorzugen eine Ernährung mit ausgewählten Futtermitteln – eine Entscheidung, die Ettore persönlich mit Leidenschaft und Sachverstand begleitet. Darin liegt das Geheimnis: Glückliche Kühe, die nur mit natürlichen Zutaten gefüttert werden, liefern reichhaltige, aromatische Milch – ideal für einen außergewöhnlichen Parmigiano Reggiano.

    L’immagine mostra una scena ravvicinata ripresa dall’alto di una persona che tiene fra le mani un mucchio di fieno o paglia. In primo piano, quasi centrati nell’immagine, si vedono le due mani nude della persona: le dita sono leggermente curve e si appoggiano, su entrambi i lati, a una grande manciata di steli di paglia lunga e sottile. Le dita sono leggermente abbronzate, e si notano le vene e le giunture articolari, segno che le mani sono probabilmente abituate al lavoro all’aperto. Le mani sono distese, quasi ad avvolgere e sostenere con delicatezza il fieno. Il mucchio di fieno o paglia ha una tonalità calda e naturale che va dall’oro chiaro al giallo-bruno, con alcuni fili più verdi e altri più secchi o spezzati inseriti nella massa. Gli steli sono disomogenei: alcuni sono sottilissimi e dritti, altri leggermente ricurvi o intrecciati tra loro, conferendo un aspetto complessivamente voluminoso e soffice alla manciata. Qualche filo sporge tra le dita delle mani e alcuni pezzi sono vicini all'obiettivo, creando profondità. Sulla destra dell’immagine si intravede parte dell’avambraccio della persona, la cui pelle ha un colore simile alle mani, e subito sotto si nota un indumento a quadretti nei toni del rosa, celeste e bianco: probabilmente una camicia di cotone o di flanella. L’attenzione si focalizza poi su un dettaglio in alto a destra: la testa della persona, non visibile nel volto, è coperta da un fazzoletto o foulard colorato annodato dietro la nuca. Sul tessuto bianco del foulard spiccano piccoli motivi geometrici o rettangolari di vari colori, tra cui giallo e verde. Lo sfondo dell’immagine è completamente riempito da altro fieno o paglia, simile per colore e consistenza a quello nelle mani, creando un ambiente uniforme, rustico e campestre. Non sono presenti altri oggetti o persone; la messa a fuoco selettiva porta la nitidezza sui dettagli delle mani e del fieno, mentre il resto della scena risulta leggermente sfocato. L’atmosfera che si percepisce dalla foto è quella della vita rurale, fatta di semplicità e contatto con la natura: il gesto delle mani sembra attento e pratico, come quello di chi sta valutando la qualità del foraggio o semplicemente si appresta a nutrire degli animali. La sensazione trasmessa è di cura, manualità e rispetto per i ritmi e i materiali della campagna.
    L’immagine ritrae l’interno di una stalla luminosa, ampia e ariosa. La struttura è formata da colonne e travi in cemento grezzo, che sostengono un tetto alto e lasciano entrare molta luce naturale attraverso numerose aperture e finestre danneggiate o prive di vetri, alcune coperte da pannelli colorati. In primo piano, sulla destra, si trova una donna adulta di carnagione chiara. Sorride dolcemente e ha un’espressione serena e distesa, rivolta leggermente verso sinistra e verso l’esterno dell’immagine. Indossa una camicia di flanella a quadri rosa, celeste e bianchi, non abbottonata; sotto la camicia ha una maglietta nera semplice. Porta jeans aderenti azzurro scuro e tiene le braccia appoggiate con gesto rilassato sul bordo superiore di una rastrelliera metallica, che separa il corridoio della stalla dall’area delle mucche. Sulla testa indossa un foulard colorato, annodato sulla nuca, decorato da una fantasia a quadretti e piccoli simboli variopinti. Alle spalle e di lato alla donna, sulla sinistra dell’immagine, si vede una lunga fila di mucche dal mantello nero con grandi macchie bianche, tipiche della razza frisona. Gli animali sono disposti tutti in fila ordinata, con la testa rivolta verso la mangiatoia e intente a mangiare il fieno, che si trova in una striscia continua sul pavimento di cemento davanti a loro. Le mucche sono assicurate alla rastrelliera tramite collari; alcune portano alle orecchie etichette gialle identificative. Le teste degli animali, grandi e pelose, occupano buona parte della metà sinistra dell’immagine, alcune rivolte in basso sul fieno, altre alzano appena il muso. L’ambiente risulta semplice, pratico e ordinato: le rastrelliere metalliche mostrano segni di usura e ruggine dovuti al tempo e all’uso quotidiano. Il pavimento appare pulito ma segnato dal passaggio e dal lavoro, mentre la fila di fieno è ben delimitata tra mucche e corridoio. Sul fondo della stalla si vedono ulteriori vani aperti, luce esterna intensa e un accenno di elementi agricoli indistinti. L’atmosfera complessiva suggerisce tranquillità, impegno e passione per il lavoro agricolo. La donna in primo piano trasmette un senso di soddisfazione e dedizione, come se fosse consapevole e orgogliosa dell’ambiente di cui si prende cura. Non sono presenti altre persone o animali oltre alle mucche, tutto si concentra sulla routine quotidiana dell’allevamento in una stalla pulita, luminosa e viva.

    Casa Ferrarini steht für die perfekte Verbindung von altem Wissen und Innovationskraft, bei der jeder Laib Poggioli Parmigiano Reggiano das Ergebnis von Liebe zur Erde, Tierwohl sowie Familiensinn ist. Hier verschmelzen Tradition und die Fähigkeit, Veränderungen zu begrüßen und auf neue Marktanforderungen einzugehen, ohne jemals die Echtheit ihrer Ursprünge zu verlieren.

    Caseificio Poggioli

    L’immagine mostra l’interno di una stalla luminosa dove sono presenti diverse mucche dal manto bianco e nero, posizionate lungo una rastrelliera metallica a cui sono assicurate. Le mucche stanno mangiando del fieno che si trova davanti a loro, sulla mangiatoia di cemento. Alcune portano al collo delle etichette gialle identificative.

In primo piano, sulla sinistra, si trovano due persone adulte, un uomo e una donna, entrambe vestite con abiti casual da lavoro agricolo. La donna è sulla sinistra, indossa una camicia a quadri rosa e azzurri aperta sopra una maglietta nera, pantaloni blu e un foulard colorato in testa con dei piccoli loghi e simboli colorati. Sta guardando con attenzione un telefono cellulare tenuto tra le mani, con lo sguardo rivolto in basso e un’espressione concentrata.

Accanto a lei, sulla destra rispetto alla donna e sempre in primo piano, c’è un uomo di mezza età. Indossa una camicia a quadri azzurra e grigia con le maniche arrotolate, un cappellino da baseball blu e bianco e un marsupio nero alla vita. L’uomo indica con il braccio destro teso verso le mucche, puntando con l’indice, come se volesse mostrare qualcosa di specifico all’interno della stalla o agli animali stessi. Il suo sguardo segue la direzione del braccio, rivolto verso destra.

In secondo piano, si vedono numerose altre mucche tra le grate della rastrelliera, che osservano e mangiano. La struttura della stalla è fatta di cemento e metallo con ampie aperture dai vetri verdi, che permettono l’ingresso di molta luce naturale, illuminando tutta la scena. L’atmosfera trasmette un senso di collaborazione nel lavoro agricolo e di cura nei confronti degli animali.

Neueste Beiträge